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La Redazione di ARINTHANEWS ha considerato favorevolmente l’idea di contribuire al miglioramento dei rapporti all’interno della comunità rendese, per dare il proprio apporto all’esigenza di migliorare anche la comunicazione tra i cittadini e le istituzioni. Per questa ragione, oggi avviamo una serie di interviste ai componenti del Consiglio Comunale di Rende, l’assise dove si assumono le decisioni politiche di più pregnante significato e di indirizzo generale dell’azione che l’ente comunale deve svolgere in favore dei cittadini amministrati. E partiamo con un’intervista messenger alla più giovane consigliera comunale della maggioranza, Romina Provenzano.
"La rabbia più che la razza, “rabbismo” più che razzismo. Chi vive nelle periferie del degrado e vede arrivare il migrante, sa di trovarsi di fronte una disperazione maggiore della propria che allunga la fila degli ostacoli di vita. Quando poi l’istituzione che deve garantire le regole sociali è chiusa nelle stanze della corruzione, allora fa tutt’uno avercela con lo Stato e con l’Estraneo. Quello che stiamo vivendo esce dalle categorie di ritorno al passato. Sarà pure una situazione peggiore, di certo ancora più confusa e incontrollabile. Siamo alla fine degli Stati Nazionali, il processo di globalizzazione dell’economia e del nuovo feudalesimo finanziario non lascia margini a ritorni. Eppure la politica si muove in nome del Popolo e della Nazione, si prova a cercare un nemico ai confini per ritrovare un’identità negata e incerta. Il richiamo al Popolo è però improprio. Non è populismo, è follismo, non è il popolo, ma la folla."
"Congratulazioni e complimenti al nuovo rettore dell’Unical. Con Nicola Leone l’amministrazione comunale vuole proseguire un percorso concreto e virtuoso già intrapreso con il professore Crisci. Sono convinto che l’Università della Calabria e l’area industriale rappresentano il vero motore di una città destinata a ricoprire, sempre di più, un ruolo centrale nell’area urbana."
A cura di Giuseppe Giraldi
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