Io per questioni di lavoro non potrò esserci e me ne dispiaccio moltissimo perché ritengo che sia un evento che rimarrà negli annali per vari motivi, uno fra tutti l'eterogenietà dell'associazionismo locale, saranno presenti infatti tutte le anime del territorio (da segnalare il silenzio assordante dell'Unical).
Il filo conduttore sarà la difesa della "Rendesità", del patrimonio, dei valori e delle peculiarità che l'hanno sempre contraddistinta...
Per quanto mi riguarda sono convinto che Rende checché se ne dica da questa fusione a freddo ha solo da rimetterci, se ne stanno rendendo conto i politici, i professionisti, i costruttori e tutti quelli che hanno degli interessi sul territorio...
È tempo che se ne rendano conto anche i cittadini, che scendano in piazza, si mobilitino, si facciano sentire gridando sdegno e lanciando anatemi contro i loro nemici che dalle stanze dei bottoni dettano l'agenda del nostro vivere civile.
Non si illudano gli abitanti della città capoluogo che l'annessione a freddo sia un affare, i matrimoni riusciti anche se tra vicini di casa, prevedono un periodo di fidanzamento e il volere consensuale di entrambi gli sposi...
Chi non è d'accordo con queste nozze parli ora che forse é ancora in tempo o sarà costretto a tacere per sempre.