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A cura di Giuseppe Giraldi

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“INNOVA RENDE” CONSEGNA UN SUO DOCUMENTO AL CONSIGLIO REGIONALE DELLA CALABRIA

Posted On Venerdì, 22 Settembre 2023 12:55

Di seguito il documento esposto e consegnato ieri da INNOVA RENDE, rappresentata dal Presidente Gianluca De Rango, presso la I^ Commissione Affari Istituzionali del Consiglio Regionale della Calabria, durante le audizioni convocate da quest'ultima sulla proposta di legge regionale per la costituzione del Comune Unico di Cosenza, Rende e Castrolibero. 

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La modernizzazione dell’Area Urbana di Cosenza è una sfida complessa che richiede ai rappresentanti Istituzionali visioni di lungo periodo, gradualità e sensibilità, nel rispetto dei cittadini, delle imprese e degli attori sociali coinvolti.

Siamo consapevoli che una razionalizzazione dell’offerta Istituzionale dei comuni che fanno parte dell’Area Urbana cosentina sia un’opportunità che la politica ha il dovere di cogliere, per cui, da questo punto di vista apprezziamo lo sforzo profuso da parte dei Consiglieri Regionali firmatari la proposta di legge n. 177/12^ “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. 

Tuttavia, tale proposta non ci convince tanto nel merito quanto nel metodo utilizzato, infatti, riteniamo non sia stata intrapresa la strada del progresso e dello sviluppo per la nostra area urbana, è alto il rischio di trovarci di fronte ad un’occasione persa. 

In questa fase storica, delicata non solo per le nostre latitudini, auspichiamo che le Istituzioni lavorino in sinergia all’idea di un’Area Urbana coerente con la propria morfologia ed, altresì, su alcune questioni di primaria importanza come ad esempio: servizi, welfare, trasporti, gestione rifiuti, cultura, turismo, individuare il tipo di sviluppo e valorizzare le vocazioni di diverse aree territoriali mediante l’utilizzo di Piani Strutturali Associati tra più comuni. Proprio per questo siamo convinti e sosteniamo da tempo che un’adeguata sperimentazione dei servizi condivisi, così come la realizzazione di un lungimirante piano strutturale associato tra più comuni potrebbe essere un percorso utile a diminuire gli enormi rischi che un’accelerazione verso una “fusione a freddo” inevitabilmente ci andrebbe a mettere di fronte. I punti di cui sopra sono alcuni tra gli aspetti cruciali per le sorti dell’Area Urbana ed è bene sottolineare che la normativa vigente consente alla politica attraverso lo strumento dell’Unione dei Comuni di svilupparli e di attuarli, senza dunque la necessità di pericolosi salti nel buio per le popolazioni interessate, forieri di un finto nuovismo e di false panacee non utili a contrastare le piaghe della disoccupazione e della migrazione verso altre realtà. 

Nel contesto dell’Area urbana, un ragionamento inerente la razionalizzazione Amministrativa in chiave geo-strategica e lungimirante dei suoi principali Comuni che guardi al Nord della Calabria, riteniamo non possa prescindere dall’inclusione al suo interno dell’importante, strategico e popoloso Comune di Montalto Uffugo, il quale riveste un ruolo decisivo all’interno dell’area urbana, vedrà sorgere sul proprio territorio uno degli Hub ferroviari più importanti del Meridione, oltre che un’ulteriore svincolo autostradale, il quale andrà a favorire lo sviluppo delle due aree industriali-commerciali più grandi della provincia di Cosenza presenti, appunto, nel territorio dei Comuni di Montalto Uffugo e di Rende.

Noi ci sentiamo cittadini dell’area urbana di Cosenza, oggi è possibile parlare di Città unica, grazie al ruolo giocato nel corso degli anni proprio dalla Città di Rende, la quale attraverso uno sviluppo importante, graduale ed armonioso, orchestrato sapientemente dalle Amministrazioni socialiste e riformiste che hanno guidato la Città per decenni,  ha permesso un alto livello di conurbazione che fa dell’Area Urbana di Cosenza uno dei principali centri economici, sociali e culturali del Sud Italia. 

Siamo convinti che la politica non debba derogare a quelle che sono le proprie funzioni di programmazione visionaria nell’interesse della comunità, non comprendiamo come un passaggio così importante sia ancora sprovvisto di un adeguato studio di fattibilità prodotto in modo indipendente, chiaro e scientifico, per cui riteniamo indispensabile il coinvolgimento del prezioso know-how di conoscenze e competenze presenti presso l’Università della Calabria. 

L’assenza di un serio piano di fattibilità tecnico e finanziario ci fa propendere verso un parere nettamente negativo verso la proposta di legge n. 177/12^ “Istituzione del nuovo Comune derivante dalla fusione dei comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero, vista l’ingente massa debitoria del Comune di Cosenza, attualmente con il bilancio in dissesto. Infatti, mentre il Comune di Castrolibero ha il bilancio in ordine, il Comune di Rende in uscita dal predissesto può contare su di un patrimonio materiale di circa 200 milioni di euro, la situazione del Comune capoluogo non è assolutamente tra le migliori, una criticità che andrebbe a gravare poderosamente sulla qualità dei servizi e quindi sul benessere degli abitanti dei comuni interessati alla fusione. 

Non troveremmo giusto se a farne le spese dovessero essere sempre i cittadini, chiamati in causa con un semplice referendum consultivo, senza il supporto di tutti gli elementi tecnici utili ad una decisione pienamente consapevole. 

E qui arriviamo al punto riguardante le legittimità, le garanzie e le opportunità democratiche che questa proposta sembra palesemente ignorare.  L’eventuale fase referendaria, dovrebbe ricevere il parere preventivo favorevole da parte dei consigli comunali delle città interessate, inoltre non può ridursi ad un mero parere consultivo ma dovrebbe avere caratteristiche deliberative, con la previsione che possa considerarsi valido laddove il SI alla fusione superi in ogni Comune il 50% dei voti validamente espressi, ove questo non dovesse avvenire non si potrebbe procedere nel rispetto della volontà democratica e popolare dei comuni interessati.

Oggi la Città di Rende è oggetto di un commissariamento per infiltrazioni mafiose, un aspetto rilevante che vede la nostra comunità priva di una rappresentanza politica democraticamente eletta ed in grado di tutelare gli interessi legittimi della comunità rendese.

Il combinato disposto tra la carenza strutturale dell’opzione referendaria dal punto vista della tutela delle garanzie democratiche e l’attuale Commissariamento per Mafia del Comune di Rende, non garantisce in alcun modo la comunità rendese ed i suoi cittadini nel progetto di fusione proposto.

Siamo convinti che la gradualità dei processi sia la strada maestra, specie su un tema così delicato per il futuro dell’area urbana e di tutta la provincia di Cosenza.

Il nostro territorio è pieno di potenzialità inespresse che meritano la più alta e coscienziosa programmazione da parte delle Istituzioni.

Grazie 

 Gianluca De Rango, Presidente Innova Rende.

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