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A cura di Giuseppe Giraldi

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CITTA’ UNICA? NON È ROBA DA TIFOSI

Posted On Martedì, 06 Giugno 2023 15:47

Nel rispetto della coerenza e della trasparenza che ci siamo imposti come condotte costanti della nostra esperienza politica e amministrativa, anche negli errori e nella capacità di riconoscerli, vogliamo continuare ad essere rendesi autentici, senza distinzione alcuna tra chi lo è per nascita e chi lo è per scelta. Come tali, non recitiamo ruoli che non ci appartengono e non ci competono. 

Proprio per questo, vogliamo ribadire, ancora una volta con più chiarezza, quel che pensiamo a proposito della “città unica”.

Premesso che la nostra posizione, strumentalmente definita campanilistica dai nostri detrattori, ci rende ancora più fieri della nostra appartenenza e della nostra identità, intendiamo rivolgerci ai nostri concittadini ed a tutti i cittadini di Cosenza e Castrolibero per dire che, sulla base di dati oggettivi ad oggi mancanti, non si può esprimere alcuna valutazione, favorevole o contraria che sia, sull’utilità e nemmeno sull’opportunità di un’ipotesi di fusione tra le nostre città.  Questo a dispetto del fatto che tale proposito sia già in avanzata fase di legiferazione regionale.
Qual è l’utilità o anche solo l’opportunità per la cittadinanza? Nessuna risposta ci risulta mai pervenuta.

Ma come si fa a parlare di una cosa che non si conosce, se non attraverso slogan propagandistici di parte? Eppure, siamo in presenza di una recentissima proposta di legge regionale che non ha né capo né coda, solo legittimata dalla modifica di un'altra legge regionale appositamente preconfezionata.

Ma dove stanno? Al bar dello sport? È vero che quando si parla di calcio, gli oltre sessanta milioni di italiani sono tutti commissari tecnici, ma qui si tratta delle sorti di tre città e del destino di oltre centomila persone.

Quello della “città unica” è il tema politico più importante a livello di area urbana e va affrontato con serietà, competenza e lungimiranza, per dare un senso alla sua stessa fattibilità.

Non è questione sulla quale, anche se c’è qualche dubbio, “poi si decide in corso d’opera”.

Allora è proprio il caso di ripeterci alcune domande. Quale programma elettorale di centro-destra e/o di centro-sinistra contemplava una cosa del genere? Quali sono le utilità o anche solo le opportunità per le comunità amministrate? Quali sono i vantaggi cui fanno riferimento i diversi soggetti promotori e sostenitori dell’ipotesi di fusione? Quale convenienza per la cittadinanza? Con quale metodo democratico si intende coinvolgere i consigli comunali e soprattutto i cittadini?
Dopo aver ascoltato e letto un po' di tutto sulla “città unica”, anche da fonti autorevoli e super partes, riteniamo sia necessario fare chiarezza a beneficio di tutti.

Crediamo che, per la definizione di un quadro istituzionale normativamente corretto, razionale e democratico, sia indispensabile prevedere una legislazione speciale da parte della Regione Calabria che tenga conto dell’esigenza dei seguenti punti:

1) esecuzione dello studio di fattibilità, procedibilità e sostenibilità;
2) se lo studio di cui al punto precedente sarà positivo, elaborazione del progetto di fusione;
3) valutazione dell'utilità per le comunità amministrate in base a dati oggettivi e trasparenti;
4) consultazione obbligatoria della volontà popolare con apposito referendum preventivo e vincolante in funzione dell’esito per singolo comune;
5) deliberazione ante e post referendum dei Consigli Comunali interessati alla fusione;
6) effettuazione puntuale di tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa.

Questo percorso, oltre a garantire conformità ai dettami costituzionali e alle disposizioni del T.U.E.L., consentirebbe il conseguimento di un duplice obiettivo, da un lato dimostrare la validità dell’iniziativa in termini di utilità per le comunità interessate, dall’altro rendere consapevoli i cittadini nella valutazione dell’ipotesi stessa di fusione e nell’esercizio del voto referendario a tutela dell’interesse e della partecipazione, come reale manifestazione dal basso e della volontà popolare.

In conseguenza di tutto quanto sopra esposto, ci rivolgiamo direttamente al Presidente Occhiuto affinché intervenga sull’argomento, ricordando le sue stesse dichiarazioni quando, nell’immediatezza della sua elezione, si impegnava, anima e corpo, a cambiare le sorti politiche della nostra bella e fragile Calabria.

Qualsiasi altro percorso sarebbe per noi incomprensibile e inaccettabile e andrebbe nella direzione opposta rispetto alle sue dichiarazioni nelle quali vogliamo ancora credere. 

Sarebbe un bell’esempio di rispetto costituzionale, istituzionale e democratico.

Sarebbe la dimostrazione di una rinnovata cultura di governo e, al tempo stesso, fugherebbe qualsiasi dubbio di altra natura.

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