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A cura di Giuseppe Giraldi

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“Contro le ANNESSIONI, conoscendo un poco i miei concittadini, non escludo le barricate sul Campagnano.” (Giuseppe Giraldi)

Posted On Venerdì, 19 Maggio 2023 07:47

Ringrazio Valdo VERCILLO (amico di sempre e già validissimo dirigente comunale nel periodo in cui sono stato assessore del comune di Rende) per avermi recuperato la fotocopia di questo articolo del 22 maggio 2003, (già  20 anni fa si parlava di città unica CORECA) nel quale prendevo posizione sulla proposta di conurbazione avanzata da Nicola Adamo tra  i comuni di Cosenza, Rende e Castrolibero. 

La trovavo interessante e conveniente per i tre comuni interessati, perchè pensavo che la Città unica esisteva già di fatto, ma oggi le cose sono cambiate. Oggi, le amministrazioni comunali e i sindaci, non sono in sintonia come allora. 

Inoltre, mi sembra che, se la proposta di legge dovesse rimanere quella presentata dai consiglieri regionali di Centro-Destra, con unico momento di coinvolgimento un referendum che non richiede il parere favorevole dei cittadini comune per comune, prima di procedere alla conurbazione, ci troveremmo in presenza di una forma di violazione del diritto dei Comuni all’autodeterminazione.

Questo perché è previsto che il conteggio sui tre comuni sia unico, per cui se  la proposta di città unica ottiene complessivamente la maggioranza dei voti espressi dai cittadini, la cosa è fatta. Facendo una simulazione pratica, se a Cosenza i SI prendessero 40.000 voti e i NO 10.000, se a Rende i SI prendessero 10.000 voti e i NO 20.000 e a Castrolibero i SI ne prendessero 2.000 e i NO 5.000, due su tre dei comuni interessati avrebbero espresso parere negativo, ma per effetto della attuale proposta di legge conterebbero i totali e cioè si avrebbe: 

per il SI 52.000 voti

per il No 35.000 voti 

Quindi, molto verosimilmente, avrebbe prevalso la volontà dei cittadini di Cosenza di costituire la Città Unica. Ovvero, si realizzerebbe non una fusione, non una conurbazione, ma una annessione, perché in effetti, ad oggi, a differenza di 20 anni fa, gli unici ad avere veramente interesse, per svariati motivi, sono i cittadini di  Cosenza. Io non credo che le annessioni piacciano. Sicuramente non a Rende e credo nemmeno a Castrolibero. 

Non so se i cittadini di Castrolibero accetterebbero senza battere ciglio una cosa del genere, ma conoscendo un poco i miei concittadini, non mi meraviglierei se si dovesse arrivare alle barricate sul Campagnano. 

Precisiamo, se utilizzando il metodo democratico, cioè verificando la reale volontà dei cittadini Comune per Comune, dovesse prevalere anche a Rende la volontà di far parte della Città Unica, l’esito  della consultazione democratica sarebbe inconfutabile, anche se ovviamente resterebbe l’amarezza per il fatto che noi Rendesi ci saremmo messi  in una situazione molto svantaggiosa. 

La volontà dei cittadini va rispettata, ma va da se che tale volontà deve potersi esprimere. 

Allora consiglio a quelli che pensano di decidere, senza tenere conto del metodo democratico, di valutare bene le opzioni in campo, perché non se ne fa una questione di campanile, ma di DEMOCRAZIA… e di questi tempi dobbiamo starci attenti, molto attenti.

La proposta regionale è carente anche per altri aspetti, ma sulla questione del consenso alla Città unica, COMUNE PER COMUNEnon si può transigere, perché il non tenerne conto confligge con la necessità di superare le divisioni e le diversità dei punti di partenza, necessariamente da considerare se si vuole davvero  costruire democraticamente un futuro degno del nostro illustre passato.

Giuseppe Giraldi 

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