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A cura di Giuseppe Giraldi

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Francesco Corina: IL DOVERE DI RESISTERE

Posted On Mercoledì, 18 Gennaio 2023 17:52
Avv. Francesco Corina (Consigliere Comunale di Rende) Avv. Francesco Corina (Consigliere Comunale di Rende)

Riceviamo e di buon grado pubblichiamo.

IL DOVERE DI RESISTERE

Ad evitare che i traguardi di domani possano risentire dei dubbi di oggi, procediamo nella direzione di conseguire importanti obiettivi, coltivando aspettative di migliorare lo stato sociale della nostra collettività, dei nostri giovani, del loro futuro, e del nostro.
In tale direzione, partecipare, in qualità di Consigliere Comunale, alla celebrazione della inaugurazione, nell’ambito del territorio cittadino, di un nuovo plesso scolastico, sollecita l’orgoglio dell’appartenenza e, nello stesso tempo, fà riflettere in ordine all’importanza, non solo in termini di ecosostenibilità e sicurezza, quanto del ruolo sociale della scuola del futuro.
Una straordinaria manifestazione che si è fatta subito apprezzare da tutti i presenti per le forme di modernità, antisismicità, ed ecosostenibilità degli immobili e, non da ultimo, della giusta vivacità dei colori, in una cornice naturale, di serena e verde campagna rendese.
Attenzione ed approvazione che hanno presto lasciato il posto ad una riflessione che coglie, valuta ed esalta la finalità della scuola e dei compiti a cui questa, ai giorni nostri e con lo sguardo al domani, è chiamata a rispondere e ad ottemperare.
Seppure da quel lontano 1860, troppa acqua sia già passata sotto i ponti, in cui le finalità dell’istituzione della scuola dell’obbligo, ai cui padri delle proposte di legge, la gratitudine non sarà mai troppa, era preordinata a colmare le sacche di analfabetizzazione presenti nella penisola e, in particolare, nel nostro bistrattato sud, i protagonisti della cultura di oggi, sono chiamati ad impegni certamente non meno importanti di tutti quelli affrontanti e risolti negli ultimi centocinquantanni.
La scuola, nella contemporaneità, non può che essere una concreta quanto entusiasmante roccaforte di difesa delle nostre libertà, dei nostri valori, identità sociali e religiose, e che mai bisogna dare per scontato.
Ed è in quest’ottica a cui, personalmente, ho rivolto il pensiero.
Assistere alla presenza di quelle alunne/i, puliti, ordinati e, nello stesso tempo, meravigliati e partecipanti, ed ancora inconsapevoli dell’importanza del ruolo della cultura nel loro percorso di vita che li aspetta, emoziona.

Comprenderanno nel tempo che il livello della loro libertà e della capacità di scegliere e di decidere, molto dipenderà da questa importante fase di crescita e dell’attenzione e la cura che le istituzioni e la classe docente, saranno in grado di dedicare a loro.
Al termine della cerimonia è tuttavia prevalsa la convinzione che, al di là dei protocolli di circostanza, pure necessari, non v’è dubbio come attraverso l’apertura di un plesso scolastico quale quello di “Linze” (ma altri sono già in programma di realizzazione), improntato al futuro, si sia, di fatto, proceduto ad un rituale di semina di quei semi che richiamano e rivendicano libertà, inclusione, uguaglianza, quali presupposti per garantire e riconoscere a tutte le diversità, e con la feconda aspettativa che, qualunque sia il genere, sesso, colore della pelle e/o altro, avranno tutti pari dignità, e meritevoli di riconoscimento e di rispetto.
E’ con questo auspicio che, proprio nell’ottica della parità dei diritti, siamo convinti che nessuno dovrà più fare ricorso ad un tribunale della nostra amata Repubblica, per vedersi riconosciuto il diritto a non essere discriminata/o come, purtroppo, è successo di recente (v.n.d.r.)
Deludere le aspettative del compito che l’elettorato ci ha assegnato, lascia spazio a irresponsabili scelte di cui la collettività tutta, và preservata.
E, quindi, retorica a parte, è con granitica convinzione l’esclamazione: viva la scuola, viva la libertà, di tutte e di tutti.
Francesco Corina

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