“Quando montiamo sul sellino e iniziamo a pedalare, la bicicletta inizia a muoversi restando in equilibrio anche se la sua esile struttura non poggia più su alcun sostegno.
È una caratteristica curiosa e non dipende dall’abilità del guidatore: anche quando viene lanciata senza nessuno in sella, la bicicletta riesce a percorrere alcuni metri prima di cadere. Si piega, improvvisa perfino delle curve, ma finché mantiene un po’ di velocità resta in piedi.
Come si spiega tutto questo?
Responsabile di questo prodigioso equilibrio è il cosiddetto “effetto giroscopico”, noto anche come “Legge di conservazione del momento angolare”.
Il nome è piuttosto complicato, ma in sostanza significa che gli oggetti che ruotano intorno al proprio asse tendono a mantenere fisso il piano di rotazione.
È la Legge di conservazione del momento angolare che ci permette do andare in bici senza cadere!
In pratica, è lo stesso movimento delle ruote che le tiene dritte, perpendicolari al terreno, e con loro tutta la bicicletta. Lo stesso accade alle trottole, che restano in piedi solo finché ruotano vorticosamente, alle monetine fatte rotolare su un tavolo e così via.
L’effetto giroscopico è stato descritto già all’inizio del Novecento e, grazie all’impiego di grandi rotori, viene sfruttato per mantenere l’equilibrio a bordo di navi, aerei e satelliti artificiali.”
Spiegato il fenomeno, mi sorge spontanea una domanda: visto il crescente aumento del tasso di squilibrati tra gli esseri umani ed in particolare tra coloro che sono alla guida delle nazioni del pianeta, sarebbe possibile impiantare nella testa di costoro un piccolo giroscopio che li costringa ad essere equilibrati?
L’umanità tutta ne trarrebbe vantaggio e forse ci salveremmo dall’estinzione che, purtroppo, visti i guasti che abbiamo causato al pianeta, si va facendo sempre più vicina. Sempre che non ci pensino prima i cercatori della guerra totale e definitiva.
GG