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A cura di Giuseppe Giraldi

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DALLE COSE DI INTERNET ALL’INTERNET DELLE COSE

Posted On Mercoledì, 23 Febbraio 2022 15:14

Grande partecipazione al caminetto Interclub promosso dal Rotary Club Cosenza Sette Colli con le relazioni dei docenti Unical Alfredo Garro e Raffaele Gravina.

 

Interesse e partecipazione ha suscitato il caminetto Interclub dal tema “Dalle cose di Internet all'Internet delle Cose”, promosso dal Rotary Club Cosenza Sette Colli e svoltosi online, sulla piattaforma Zoom, il 18 Febbraio scorso. L’incontro, introdotto dal Presidente del Rotary Club Cosenza Sette Colli Vincenzo Divoto, ha visto la partecipazione di autorità rotariane quali Nadya Rita Vetere e Totò Amoruso, assistenti del Governatore del Distretto 2102, Maria Rita Acciardi, PDG del Distretto 2100 e District Trainer, il PDG del Distretto 2031 Giovanna Mastrotisi e i presidenti dei club Sergio De Buono (RC Rende), co-ideatore dell’evento, Paolo Piane (RC Cosenza), Fedele Vivacqua (RC Cosenza Nord), Kamal Abu-Taleb (RC Amantea), Mariuccia Martello Panno (RC Paola - Medio Tirreno Cosentino), Annibale De Caro (RC Cosenza Telesio), Pino Armini (RC Rogliano Valle del Savuto), di diversi soci Rotary e ospiti esterni.

A relazionare sull’argomento, di estrema attualità, Alfredo Garro, Professore Associato di Ingegneria Informatica presso l’Università della Calabria, e Raffaele Gravina, Ricercatore di Ingegneria Informatica presso lo stesso ateneo. Dopo aver tracciato la storia e l’evoluzione di Internet nonché il funzionamento di base delle reti informatiche, i due relatori hanno introdotto gli ambiti applicativi di maggiore impatto con particolare attenzione ai servizi del cosiddetto Internet of Things (IoT) o Internet delle cose, legati alla persona e supportati dai wearables o sistemi wearable, applicati da tempo in ambito aerospaziale, in continuo sviluppo e potenzialmente in grado di rivoluzionare la vita quotidiana in diversi domini applicativi quali l’assistenza sanitaria, l’active ageing, il fitness, le interazioni sociali, l’intrattenimento e l’industria 4.0.

Interessanti gli stimoli forniti alla platea da parte dei relatori. In particolare, Alfredo Garro ha posto l’attenzione sulle implicazioni collaterali dell’era digitale sulla socialità. Un “egoismo di massa” che tende a sminuire il senso della comunità e l’importanza di una partecipazione collettiva per contribuire alle scelte della collettività. In un contesto come questo, secondo Garro, “il Rotary può e deve fare di più, impegnandosi in progetti finalizzati a favorire la crescita di una classe dirigente capace e consapevole, dotata di visione sistemica, e sperimentare sui territori nuovi modelli di sviluppo inclusivo e sostenibile in grado di beneficiare della transizione digitale ed ecologica in atto anche per rimuovere disuguaglianze e ingiustizie sociali”. Dal canto suo, Raffaele Gravina ha fornito interessanti anticipazioni sulle applicazioni del prossimo futuro: dalle neurotecnologie, che permetteranno di agire attraverso il pensiero, ai robot empatici, che adatteranno il comportamento in base allo stato d’animo dell’interlocutore. “L’interazione tra la tecnologia e le persone diventerà quindi sempre più profonda”, ha detto Gravina, “anche perché i sistemi IoT cominceranno a far parte di noi: pensiamo alle applicazioni e-skin e alle lenti a contatto smart. La realtà aumentata, con le fusioni tra informazioni reali e informazioni digitali, in prodotti quali gli smart glasses, i vetri intelligenti e gli schermi TV, sarà di fatto il punto di contatto tra i wearables e i sistemi IoT”.

A chiusura delle relazioni, gli interventi della PDG Giovanna Mastrotisi, che ha ricordato le interessanti applicazioni della tecnologia in ambito robotico nella ricostruzione di opere d’arte danneggiate da eventi sismici, e del prof. Raffaele Zinno, che ha posto l’attenzione sul rischio di digital divide tra le generazioni e sui potenziali pericoli in ambito privacy per la presenza di dispositivi sempre più a stretto contatto con le persone, nonché sulla necessità di interazione, ai fini dello sviluppo sostenibile formalizzato da Agenda 2030, tra energia, tecnologia e transizione ecologica. Le conclusioni sono state affidate a Totò Amoruso, ADG, il quale, nel portare i saluti del Governatore Fernando Amendola si è complimentato con i relatori, portatori di leadership nel puro spirito rotariano, e con il Rotary Club Cosenza Sette Colli per aver organizzato una serata così ricca di interesse.

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