Moriva perché non sapeva che il processo di fermentazione trasforma lo zucchero dell’uva in alcool e anidride carbonica, che se respirata per un po’ di tempo fa perdere i sensi e, respirata ulteriormente, uccide.”
Così scrivevo a pagina 53 del mio libro IO E ARINTHA. Di questo genere di incidente ne parlavo come se non potesse più accadere che qualcuno morisse facendo il vino.
Invece è accaduto a Paola, proprio a qualche minuto di strada da noi e la cosa non mi lascia indifferente.
Perché sono morte quattro persone tutte imparentate tra loro, una famiglia distrutta.
Una tragedia che mi fa pensare.
Penso che queste persone non era la prima volta che facevano il vino, però stavolta hanno trovato la morte facendo cose che avevano già fatto in passato. Allora c’è da chiedersi cosa stavolta ha causato la tragedia. Qual’è stata l’operazione che, a differenza degli anni precedenti, ha stroncato quattro vite?
Trovare una risposta a questa domanda non è facile ed a nulla serve azzardare ipotesi, ma tutti confidiamo che gli inquirenti possano far luce su questo enigma.