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A cura di Giuseppe Giraldi

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LA STORIA DI DUE IMMIGRATI TURCHI DIETRO IL VACCINO BIONTECH

Posted On Domenica, 03 Gennaio 2021 18:55
Ugur Sahin e Özlem Türeci, scienziati-fondatori della Biontech, l’azienda tedesca che ha contribuito al vaccino di Pfizer anti Covid Ugur Sahin e Özlem Türeci, scienziati-fondatori della Biontech, l’azienda tedesca che ha contribuito al vaccino di Pfizer anti Covid

AGI - Segnatevi questi nomi: Ugur Sahin e Oezlem Tuereci. Dietro il vaccino che in queste ore ha addosso gli occhi di tutto il mondo ci sono due figli di immigrati turchi.

Sono i fondatori dell'azienda farmaceutica tedesca BioNTech, che ha realizzato insieme all'americana Pfizer il farmaco di cui oggi è stata annunciata un'efficacia pari al 90% dei pazienti: sono marito e moglie, lui fondatore e ceo della ditta di famiglia, lei chief medical officer. Una storia notevole, la loro, e non solo perché Sahin, da capo della BioNTech (che, peraltro, nasce come start-up), è stato tra i primissimi a livello globale a dare il via una frenetica ricerca sul vaccino anti-Covid, sin dallo scorso gennaio, ossia prima che la pandemia da coronavirus avesse la meglio sull'Europa. Non a caso la sua azienda - che ha sede a Magonza - ha chiamato il progetto "Lightspeed", ossia velocità della luce, con l'obiettivo di sviluppare un farmaco contro il Covid entro il 2020.

In un Paese come la Germania, dove quella turca è la più grande comunità straniera presente e dove ci sono cittadini di origine turche anche ai vertici dei partiti o sindaci di qualche grande città, può non sembrare la storia più strana, ma quella di Sahin è comunque notevole: figlio di immigrati arrivato in Germania con la madre all'età di quattro anni, oggi è nella lista dei 100 tedeschi più ricchi del Paese.

Oggi è professore di oncologia sperimentale all'Università di Magonza. Lui e suo madre arrivarono nel 1969 in Germania, dove il padre lavorava alla fabbrica della Ford di Colonia: ma il piccolo Ugur sa già che da grande la sua professione sarà la medicina. Prima lavora alla clinica universitaria della città renana, poi a Homburg, dove conoscere la sua futura sposa, Oezlem.

In laboratorio anche il giorno delle nozze

Narrano, peraltro, che la passione per la medicina sia tale che anche la mattina del loro matrimonio i due fossero ancora al lavoro in laboratorio, e lì sono tornati dopo la cerimonia. Fondarono la loro prima azienda, Ganymed, nel 2001, che 15 anni dopo venne acquisita dal colosso giapponese Astella per 1,28 miliardi di euro, grazie allo sviluppo delle innovative terapie contro il cancro fondate sugli anticorpi.

La BioNTech Sahin viene fonda nel 2009, con Tuereci che subito occupa il posto di chief medical officer. Il loro obiettivo: riuscire a scovare la terapia specifica per ogni singolo paziente oncologico.

Lo scorso Sahin viene onorato con il Premio tedesco della lotta contro i tumori.

In una recente intervista, il capo della BioNTech ha sostenuto di aver subito capito - appena letta la prima ricerca sull'esplosione del virus a Wuhan - che il covid-19 si sarebbe trasformato in una pandemia. Fatto sta che la ditta di Magonza ha lavorato in questi mesi a ritmi forzati dalla sua sede all'indirizzo di "An der Goldgrube" (che, emblematicamente, vuol dire "alla miniera d'oro"), puntando da subito su una terapia fondata sull'Rna messaggero: una tecnologia del tutto nuova in quanto a vaccini. Per Sahin e Oezlem quello del farmaco anti-covid è "un progetto umanitario", visto che "prima abbiamo un vaccino efficace, prima potremo tornare tutti alle nostre vite di prima".

 

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