A queste latitudini i rifiuti sono un problema, altrove una opportunità per difendere l’ambiente e realizzare profitti.

E’ un problema non esclusivo, cioè non interessa solo Rende, ma questo non ci assolve.

Non assolve quella classe dirigente che per oltre mezzo secolo ha compiuto scelte sbagliate o non le ha compiute. Ha rinviato, messo una “pezza”, mortificato siti ed aiutato tanti a trarre profitti, spesso dubbi, in tema di spazzatura.

Siamo il Sud, si quello della “terra dei fuochi”, della Camorra e della ‘ndrangheta, delle cointeressenze, delle zone d’ombra.

Ed è davvero triste che un Sindaco che governa da pochi anni sia preso a “bersaglio” proprio da chi in 50 anni ha sbagliato, ha sottovalutato, rinviato, eluso il problema o agito in cointeressenza diretta ed indiretta.

Manna si è dimesso dall’ATO non perché non sia capace o non abbia colto nel segno, ma in realtà perché le sue proposte sono rimaste inascoltate, perché ognuno agisce in funzione del suo “particolare”, perché si spende tanto in cose poco utili e si diventa avari rispetto ai drammi reali. Perché ha lavorato, ma è stato lasciato solo. Ed ha fatto bene, perché in certi casi a lavare “il ciuccio si perde il tempo ed il sapone…”.

Noi a Rende abbiamo fatto fronte finora ad una situazione che riguarda l’interro territorio regionale, da Reggio Calabria fino a noi. E non siamo fermi, sappiamo di doverci muovere e stiamo attrezzando la nostra azione. Anche se da soli non si va da nessuna parte.

Il problema rifiuti, che ripeto deve diventare una opportunità, necessita di scelte ampie, che devono essere prese da tanti e non da un solo Sindaco.

Il sistema è costoso, perché non abbiamo imparato la lezione, perché ci sono tanti che non pagano e, magari sono proprio quelli che criticano. Saremo più forti se sapremo spiegare che i rifiuti per essere raccolti e smaltiti richiedono che ognuno faccia il suo dovere: la regione, il Governo, gli amministratori ed i cittadini.

Se non si paga il servizio il meccanismo si inceppa e trascina dentro blocchi e, spesso, errori madornali. Non chiediamo di essere assolti, ma di essere creduti.

Supereremo la crisi, ma l’ambizione ed il dovere sono quelli di realizzare politiche di spessore e di smetterla con le critiche da cortile: anche a Rende, proprio coloro che hanno sbagliato negli anni sono i più solerti a lanciare anatemi e scomuniche. Supereremo la crisi, ma non basterà. Dobbiamo, ma non dipende da un assessore o da un solo sindaco o un solo Comune, decidere di far diventare i rifiuti una risorsa e di pareggiare costi e servizi.