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A cura di Giuseppe Giraldi

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UMBERTO VIVONA: AREA URBANA, UNA PROPOSTA APERTA PER RIPARTIRE BENE.

Posted On Domenica, 26 Aprile 2020 15:19

Mi è sempre piaciuto viaggiare, ma non avendo avuto modo di farlo realmente, devo usare l'immaginazione, facendo lavorare molto la mente per vedere l'altrimenti invisibile.

Sono anni che sogno, tramite vere e proprie visioni, su come dovrebbe essere la nostra area urbana nel contesto dell'intera provincia di Cosenza. Ho usato, la metafora del sogno, ma credo invece, proprio in questo contesto di grave crisi, che ci siano le condizioni, ove la Politica dia segni di esistenza, di mettere in piedi un poderoso piano, tramite il ridisegno dell'assetto delle politiche territoriali, di sviluppo socio economico dell'intera area della media valle del Crati.

La prima cosa che si deve fare è la cantierizzazione delle opere, non certo secondarie per progetto generale, quali l'ospedale, la metropolitana leggera di superficie (ridisegnandone le funzioni), lo svincolo di Settimo di Rende, già finanziato, e la stazione ferroviaria di Sant'Antonello di Montalto.

Sono opere che se messe in connessione potrebbero costituire, con le specifiche funzioni, la spina dorsale dello sviluppo. La mobilità dovrà essere l'elemento distintivo e punto di forza dell'intero progetto, per migliorare e razionalizzare la qualità della vita dell'intero comparto territoriale.

Due grandi terminal, gomma ferro, ubicati a Sant'Antonello di Montalto e Pian del Lago dove convogliare il movimento su gomma, sia pubblico che privato, al fine di preservare dal traffico e dai fattori inquinanti l'area urbanizzata.

Da questi due terminal collegati, tramite la linea ferrata, con Sibari, Paola e Lamezia, dovrebbe partire la linea metropolitana verso Montalto, Rende, l'Università della Calabria, Castrolibero e Cosenza facendo diventare la stessa come il primario sistema di mobilità di tutta la provincia di Cosenza. Dentro questo nuovo assetto della mobilità va innestato l'ospedale, meglio se nell'area universitaria, e un grande parco urbano che valorizzi, previa bonifica, tutta l'area dell'ex Legnochimica.

È una proposta aperta a modifiche e contributi, forse sono le idee di un sognatore, ma se metabolizzate e fatte proprie da chi è deputato al governo del territorio, potrebbero costituire una vera e propria traccia di lavoro per dare risposte utili e forti alla comunità.

Sarebbero risposte importanti, in un momento di crisi così acuta, sul terreno occupazionale e su quello del rilancio economico dell'intero apparato produttivo.

Umberto Vivona

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