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A cura di Giuseppe Giraldi

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CORONAVIRUS: CONTE ILLUSTRA IL NUOVO DECRETO E BACCHETTA EUROPA, SALVINI E MELONI

Posted On Sabato, 11 Aprile 2020 13:33

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha firmato il decreto con il quale proroga le misure di contenimento alla diffusione del Coronavirus fino al 3 maggio.

È apparso molto determinato nella convinzione che le attuali misure di interdizione di tutta una serie attività, sociali ed economiche, siano indispensabili per la tutela della salute pubblica nel supremo interesse del Paese

Conte ha detto in conferenza stampa: "Una decisione difficile, ma necessaria, di cui mi assumo tutta la responsabilità politica. Una decisione presa con il comitato scientifico che ci ha dato una conferma: i segnali della curva epidemiologica sono incoraggianti. Le misure adottate dal governo stanno funzionando. Se cedessimo adesso, ritorneremmo da capo e sarebbe frustrante. Dobbiamo tenere alta la soglia dell'attenzione. Sia per il ponte del 25 aprile sia per il ponte del primo maggio.”

Poi il Presidente ha spiegato la relazione tra salute pubblica ed economia: "Mettiamo la salute al primo posto, ma ci sta a cuore la tenuta del nostro tessuto produttivo. Allenteremo le misure il prima possibile per le attività produttive, ma non siamo ancore nelle condizioni di poter ripartire a pieno regime".

A titolo di incoraggiamento, dal 14 aprile riapriranno le cartolibrerie, i negozi per neonati e bambini, le librerie.

Il Premier è consapevole delle difficoltà che seguiranno alla fine della pandemia per tornare alla normalità: "Il lavoro per la fase 2 è già partito. Non possiamo aspettare che il virus scompaia del tutto, quindi serve un programma articolato e organico. Stiamo lavorando ad un programma con due pilastri: un gruppo di esperti e un protocollo di sicurezza. Sarà costituito un gruppo di esperti - sociologi, psicologici, manager - che dialogherà con il comitato tecnico scientifico in modo di avere la possibilità di modificare le logiche dell'organizzazione del lavoro. Dobbiamo inventarci nuovi modelli organizzativi, più innovativi, che tengano conto della qualità della vita".

A proposito del braccio di ferro con il resto dell’Europa, Conte è morto critico: "Le proposte messe sul campo sono un primo passo. Il ministro Gualtieri ha fatto un gran lavoro. Questo primo passo è ancora insufficiente. Porteremo avanti la nostra battaglia sui tavoli europei per creare un fondo che deve essere finanziato con una vera condivisione economica: gli eurobond. Con questi bisogna costituire un fondo finanziato che deve essere proporzionato alle cifre richieste da un'economia di guerra. Il Fondo deve essere disponibile da subito, lo sto dicendo ai miei omologhi europei: se arriveremo tardi sarà insufficiente".

Con riferimento al MES, Giuseppe Conte precisa: “esiste dal 2012, non è stato attivato la scorsa notte, come falsamente e irresponsabile hanno dichiarato Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Questo Governo non lavora con il favore delle tenebre, ma lavora con chiarezza. L'eurogruppo non ha sottoscritto nulla. L'Italia non ha firmato alcuna attivazione del Mes e non ha bisogno del Mes, che riteniamo essere uno strumento totalmente inadeguato. Alcuni Stati vogliono il Mes con una nuova regolamentazione, senza condizioni, ma questo non ci riguarda. Noi ci stiamo battendo per avere un nuovo ventaglio di strumenti innovativo".

"E' un negoziato difficilissimo – prosegue il Premier - ci sono altri 26 Paesi, dobbiamo parlare a loro, far capire quale è nostro il progetto e la forza del nostro coraggio e della nostra lungimiranza. Rischiamo di compromettere la nostra forza negoziale. Non firmerò finché non avrò un ventaglio di strumenti adeguato alla sfida che stiamo vivendo".

“L'auspicio è che si possa ripartire - conclude Conte - con cautela dopo il 2 maggio, ma tutto dipenderà dal nostro comportamento".

QUI IL DECRETO INTEGRALE

EMANATO IN DATA 10 APRILE 2020

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