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A cura di Giuseppe Giraldi

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MES: tutti ne parlano ma che cos’è?

Posted On Venerdì, 10 Aprile 2020 15:12

A cura dell'Avv. Luigi Salvatore Falco - 

 In questi tumultuosi giorni si sente –sempre di più – parlare del MES senza, però, sapere cos’è e come funziona.

Ebbene il MES (Meccanismo Europeo di Stabilità) è un’organizzazione intergovernativa europea con sede nel Lussemburgo, istituita nel 2012, al fine di fornire assistenza finanziaria ai Paesi dell’area euro che stanno attraversando gravi problemi di liquidità finanziaria

L’intervento MES è autorizzato solo se sia questo necessario a salvaguardare la stabilità finanziaria dell’intera area euro e non solo il Paese che ne chiede la concessione.

Lo strumento principale d’intervento è la concessione di prestiti ai Paesi in difficoltà allo scopo di consentire un aggiustamento macroeconomico (Es. Grecia) ovvero, anche, il prestito per la ricapitalizzazione indiretta delle banche (Es. Spagna). 

Ulteriori strumenti previsti dallo statuto del MES sono gli acquisti di titoli sul mercato, le linee di credito precauzionali e la ricapitalizzazione diretta che, sin ora, non sono mai stati usati.

Tale organo è finanziato dai singoli Stati membritenuto conto della singola rilevanza economica di bilancio; ad esempio la Germania contribuisce per il 27,1 %, la Francia per il 20,3% e l’Italia 17,9%. Naturalmente, tali prestiti non vengono concessi senza il soddisfo di stringenti condizioni.

Infatti è necessario che il Paese richiedente sottoscriva una lettera di intenti o un protocollo d’intesa in cui vengano esplicate richieste riforme specifiche mirate ad eliminare o, quantomeno, mitigare l'effetto dei punti deboli dell'economia del Paese richiedente. 

Inoltre, i Paesi richiedenti devono soddisfare taluni criteri (ad esempio il rapporto debito/Pil deve essere entro il 60%) oltre a impegnarsi nel rispetto del patto di stabilità e crescita e della procedura per i disavanzi eccessivi; in aggiunta, tali Stati devono avere una storia di accesso ai mercati dei capitali a condizioni ragionevoli, un debito pubblico sostenibile e l'assenza di problemi di solvibilità bancaria.

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A cura di Giuseppe Giraldi
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