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A cura di Giuseppe Giraldi

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COVID-19: SPARARE NEL MUCCHIO È SBAGLIATO

Posted On Sabato, 07 Marzo 2020 22:29

Non va bene, molte cose che ho letto in questi giorni a proposito del COVID-19 sono fondate, ma non tutte.

Perchè ho letto anche dichiarazioni di medici risentiti per essere considerati e ringraziati solo ora, nel momento dell'emergenza, piuttosto che pria, quando avrebbero potuto essere adottate politiche sanitarie più adeguate ad elevare qualitativamente e quantitativamente le condizioni del sistema sanitario italiano.

Considerazioni molto indignate e dure nei confronti della politica italiana, alla quale viene addebbitato “di avere distrutto il sistema sanitario, introducendo criteri di selezione che poco avevano a che fare con il merito e le capacità. Avete tagliato posti letto, chiuso reparti, bloccato le assunzioni. Siete riusciti a creare una carenza anche nella professione infermieristica che fino a qualche tempo fa rappresentava l' unica possibilità di impiego nella sanità. A seconda delle regioni avete bloccato i concorsi per dieci - quindici anni e per vari motivi, il medico non vuole farlo più nessuno e i concorsi vanno deserti.

Ma le reazioni sono dure anche anche nei confronti di chi oggi li ringrazia ma ai quali “invece, vorrei ricordare che siamo sempre gli stessi che vengono aggrediti perché state aspettando il vostro turno pensando a chissà cosa stiamo facendo invece di lavorare, siamo sempre gli stessi cui distruggete i pronto soccorsi, siamo sempre gli stessi che "i pennivendoli" sbattono in prima pagina avendo il vostro plauso, senza nemmeno conoscere i fatti, siamo sempre gli stessi che vengono offesi di continuo e che non capiscono nulla perché voi avete studiato alla "Google University" siamo sempre gli stessi cui distruggete le ambulanze perché secondo la vostra logica siamo arrivati in ritardo e ci impedite di fare il nostro lavoro perché non dobbiamo perdere tempo, perché voi e solo voi sapete cosa si deve fare in quei casi. Siamo sempre gli stessi che vengono uccisi di notte davanti all' ingresso di un ambulatorio messo lì per voi....”.

Io penso che questi medici sbagliano a dire queste cose, perchè sparare nel mucchio, come fanno loro, non aiuta a capire gli errori. Sparare nel mucchio è sempre un errore. Sia nei confronti dei medici, che dei politici. Ci vuole discernimento e buon senso. Perché se forse è vero che la politica (genericamente) ha affossato la sanità, la sanità delle baronie dei primariati ante riforma era forse esente dai mali che oggi vengono addebitati alla politica? Purtroppo quello che è peggiorato drasticamente è il senso di comunità all’interno della società odierna.

E questo fa venir meno anche il senso della vita unitamente al senso del rispetto per le istituzioni come per le professioni, rispetto articolato e coniugato in tutte le forme possibili che compongono le regole della convivenza civile all’interno della società.
Adesso stiamo vivendo al tempo della paura della morte e i medici dovre
bbero saperlo bene. La morte non è accettata come un naturale epilogo della vita, ma c’è sempre il tentativo di addebitarla a qualcuno o a qualcosa. Sempre si deve cercare una colpa o una responsabilità.

Questo produce gli effetti della ricerca spasmodica del colpevole. Ecco perché gli assalti alle guardie mediche e ai pronto soccorso, ecco perché tanti medici aggrediti. Difatti oggi quando muore qualcuno qualche volta c’è forse come motivazione la causa naturale? No, c’è sempre un arresto cardiaco o qualcosa del genere a giustificare un decesso. Ma proprio perché vogliamo che ci sia sempre una giustificazione e proprio perché la morte la consideriamo sempre ingiusta, non equa, non sappiamo accettarla. Non c’è la capacità di accettare l'ineluttabilità di certi eventi.

Allargando il discorso, penso che il pianeta Terra sia un pianeta vivente. È un sistema chiuso e complesso in cui veramente il battito delle ali di una farfalla in Amazzonia può determinare un uragano da un’altra parte del mondo (Lorenz - TEORIA DEL CAOS). Siamo troppi esseri umani su questo pianeta e prima o poi accadrà che la Terra per difendersi ne cancellerà qualche miliardo e forse l’epidemia di CORONAVIRUS è solo una prova generale. Lo so che è drammaticamente disumano pensare che questo possa accadere, ma è meglio aprire gli occhi e pensare a come alleggerire di nostra iniziativa il peso dell’umanità su questo pianeta.

Rispetto dell’ambiente e controllo della popolazione devono diventare le politiche che tutti gli Stati debbono perseguire con severità, altrimenti il futuro che avremo come UMANITÀ avrà il limite che avremo posto noi stessi.

Giuseppe Giraldi

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