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A cura di Giuseppe Giraldi

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FERMATE I “CERVELLI IN FUGA” DALLA CALABRIA

Posted On Domenica, 23 Febbraio 2020 11:15

di Giuseppe Giraldi

Forse è stato sempre così, ma più marcatamente negli ultimi venti anni le Università italiane alimentano la "fuga dei cervelli" verso Paesi stranieri.

Se facessimo una classifica credo che l'Università della Calabria si classificherebbe nelle prime posizioni come fornitrice di laureati, borsisti, dottori di ricerca e ricercatori, comunque persone talentuose e di alta specializzazione professionale, a questo fenomeno migratorio.

Si tratta di un "capitale umano" che perdiamo, almeno temporaneamente, come possibile volano di progresso culturale, tecnologico ed economico della nostra regione. Non solo, perdiamo anche la possibilità di un innalzamento del livello della nostra classe dirigente nei tanti ambiti in cui ne siamo carenti.

Certamente la globalizzazione necessita di scambi culturali tra paesi e tra istituzioni di ricerca di paesi diversi ed è inevitabile che i ricercatori più brillanti siano attratti dai centri di ricerca più prestigiosi. Purtroppo qui in Italia non riusciamo ad essere attrattivi e quindi il saldo tra chi viene e chi va via ci è nettamente sfavorevole.

Questo situazione difficilmente potrà essere superata se continuerà a perdurare lo stato asfittico dei finanziamenti assegnati alla ricerca nelle università italiane, dove molti fondi non sono adeguatamente impegnati per la promozione dei giovani ricercatori.

Uno di questi è Francesco Rovense, un giovane ingegnere energetico di 32 anni di Cosenza, laureatosi e dottoratosi presso l’Università della Calabria, che attualmente svolge a MADRID un periodo di Post – dottorato e si è aggiudicato un bando per il conferimento di GOT ENERGY TALENT (GET), una borsa di studio cofinanziata dall'Unione Europea, nell'ambito del programma Horizon 2020 “Marie Skłodowska Curie Actions” (MSCA), in collaborazione con l'Università Rey Juan Carlos di Madrid.

GET è un programma ambizioso che mira a sostenere le eccellenze e a consentire a giovani ricercatori di condurre il proprio progetto di ricerca, avvicinare la ricerca scientifica alla società, non solo in termini di attrattività scientifica di talenti, ma anche per rafforzare l'economia regionale promuovendo il networking internazionale.

GET risponde alla visione a lungo termine dell'Università di Alcalá e dell'Università Rey Juan Carlos, entrambe della comunità di Madrid, che hanno creato insieme il Campus Internazionale di Eccellenza (CIE - Campus of International Excellence) "Smart Energy" incentrato su bioenergia e Smart Cities.

Non era un traguardo facile, perché i candidati dovevano essere ricercatori esperti, come definiti dalle norme MSCA, vale a dire, essere in possesso di un titolo di dottorato o avere almeno quattro anni di esperienza di ricerca equivalente.

Ma Francesco ce l’ha fatta e svolgerà il suo periodo di due anni di ricerca, presso due strutture: il primo anno all’Università Rey Juan Carlos, mentre il secondo presso l’Istituto Madrileno di Studi Avanzati di Energia (IMDEA Energy).

Il tema di ricerca affrontato dall’ing. Rovense riguarda le Smart-Energies e nuovi sistemi di produzione di energia. Questa linea di ricerca, in particolare, affronta le nuove problematiche riguardanti le centrali di produzione poli-generative, ovvero centrali capaci di produrre energia elettrica e termica, nello stesso momento, integrando una o più risorse rinnovabili.

Il sistema analizzato da Francesco è relativo ad una micro turbina a gas, che altro non è che un motore simile a quello degli aeromobili, ma a scala ridotta, che utilizza l’energia termica, prodotta attraverso la tecnologia degli impianti solari a concentrazione, per coprire le esigenze di energia elettrica e termica di un distretto cittadino, integrandosi anche con altre forme di generazione come il fotovoltaico o il solare termico e/o di accumulo, come le particelle di olivina o i sali fusi.

Il ricercatore cosentino, in particolare, nei prossimi due anni studierà il comportamento energetico di questi sistemi di poli-generazione mediante modelli numerici, con lo scopo di poter realizzare e testare l’impianto al centro di ricerca IMDEA Energia a Madrid.

Il tema proposto, è strettamente legato alla sua tesi di dottorato, svolta presso l’Università della Calabria sotto la supervisione del Prof. Mario Amelio; alla fine del suo periodo di studi ha poi brevettato il concept del sistema di produzione energetico proposto nella borsa di studio.

Per Francesco Rovense e per i tanti come lui, ARINTHANEWS augura alla Calabria di poterli veder presto tornare, portare qui e far fruttare i loro saperi e le loro esperienze.

 

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