È una donna forte e determinata, cresciuta professionalmente collaborando presso lo studio legale dell’avv. Tina Lagostena Bassi e poi politicamente iscrivendosi nel 1994 a Forza Italia. Si è validamente affiancata sia all’allora presidente del Senato, Marcello Pera, che al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, diventandone convinta e accanita sostenitrice. Dal 2001 in poi viene sempre eletta in Parlamento, ricoprendo incarichi parlamentari e di governo.

Ciò premesso non può stupire molto il fatto che sia la prima donna in Calabria ad essere diventata Presidente della Giunta Regionale. Negli ultimi settanta anni ogni governo centrale che si è succeduto alla guida del paese, ha lavorato per incrementare la scolarizzazione dell'intera popolazione, senza discriminazioni di alcun genere. Grazie a queste politiche, le donne più predisposte all’apprendimento del sapere, ma anche a ruoli di direzione politica, oggi ricoprono gli scanni più alti nelle nostre istituzioni.

Ci sono arrivate con ritardo rispetto agli uomini, a causa di un’emarginazione millenaria speciosamente motivata con l’esigenza di accollare loro esclusivamente il ruolo materno all’interno della famiglia. Questo ha impedito, fino al pieno godimento dei diritti politici, il loro inserimento nel tessuto politico e sociale.

La riscossa che ci aspettiamo da Iole Santelli è che riesca ad emulare alcuni Governatori del Nord che chiedono nell'azione del governo centrale la realizzazione di un loro programma. Nel nostro caso la Calabria dovrebbe chiedere, a sollievo della occupazione, l'inserimento di un programma che riguarda opere per incrementare il turismo, per sostenere i nostri prodotti agricoli , per salvaguardare la nostra cultura classica, influenzata da quella Greca, faro dello scibile umano e di democrazia; le risorse umane non mancano.

Oggi la Presidente Santelli si è insediata alla guida della nostra Regione consapevole delle difficoltà che l’attendono ed ha dichiarato “Guiderò la Regione senza pregiudizi o steccati ideologici”.

Questo ci fa molto piacere e non possiamo che augurarle di poter dar corso ad un nuovo modo di fare politica. Se ci riuscirà, sarà ricordata come la donna che ha innovato la politica calabrese.

Buon lavoro Presidente.

Michele Capuano