Il Regolamento proposto si nteressa non solo degli animali cosiddetti “di affezione” ma regola anche una serie di attività che riguardano tutte le specie situate su tutto il territorio.
Ghandi ha detto che il grado di civiltà di una nazione si deduce dal rispetto che essa ha per i propri animali e ora Rende assume una posizione di prestigio nei confronti dell’intera comunità, affermando con forza che la qualità della vita dei propri abitanti dipende anche dal rapporto che essi hanno con la fauna locale, di qualsiasi specie animale si tratti. Non solo cani e gatti, dunque, ma anche pesci, uccelli, insetti, cavalli, anfibi e animali esotici avranno da oggi in poi norme chiare e precise che ne regoleranno il trattamento e indicheranno cosa e come è consentito fare, al fine di salvaguardarne non solo l’incolumità ma anche e soprattutto la dignità di esseri viventi.
I 50 articoli che compongono questo regolamento sono il frutto di un confronto tra i rappresentanti di varie istanze che, a diverso titolo, hanno un interesse diretto o indiretto a ché la materia venga regolata in maniera chiara e inequivocabile: non è stato semplice arrivare a una stesura definitiva che mettesse tutti d’accordo ma alla fine il grande senso civico e lo spirito di partecipazione ha prevalso su tutti gli interessi di parte, indicando la strada comune che si doveva avere il coraggio e la coscienza di percorrere.
M.R.