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A cura di Giuseppe Giraldi

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ALLA PATRIA ABBIAMO DATO

Posted On Domenica, 03 Novembre 2019 16:20

di Giuseppe Giraldi

A Rende, la celebrazione del 4 novembre, Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate, è stata anticipata ad oggi.

Fu istituita nel 1919 per ricordare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale, considerata come tassello finale per il completamento dell’unità d’Italia. Il 4 novembre, è il giorno dell'entrata in vigore dell'armistizio che pose fine alle ostilità. Bene hanno fatto il Sindaco e l’associazione COMBATTENTI E REDUCI ad impegnarsi anche quest’anno per una celebrazione della ricorrenza che si è svolta innanzi alla lapide dei caduti.

Nella mia famiglia, in questo giorno, ci ricordiamo che alla Patria abbiamo dato. Mio nonno Gaspare, classe ‘900, a sedici anni si arruolò nelle forze armate e fece in tempo a partecipare alla controffensiva contro gli austriaci nel mese di ottobre del 1918, costringendoli alla ritirata dopo la battaglia di Vittorio Veneto. Era un ragazzo coraggioso e fu notato, tanto che gli fu proposto di prestare servizio nei carabinieri, cosa che mio nonno accettò di buon grado. Così passo cinque anni al sevizio della Patria e del Re. Così diceva e tenne fede per tutta la vita al giuramento fatto allora: restò sempre patriottico e monarchico.

Inoltre, come posso io non esporre il tricolore dal mio balcone in questo giorno, se per la nostra bandiera mio zio Giuseppe, da cui io presi il nome, morì nell’affondamento di una nave da guerra italiana in prossimità dell’isola di Rodi? Come potrei non onorare le Forze Armate se in esse abbiamo servito la patria sia io che altri due miei fratelli? Si, la mia famiglia ha dato e sono fiero di questo. Domani se passerete davanti casa mia vedrete sventolare il tricolore, simbolo di questa nostra ITALIA, ma anche di pace, speranza è passione. Oggi in piazza degli eroi c’è stata una bella manifestazione di commemorazione alla quale non ho potuto partecipare, ma so che questa è la strada giusta per non dimenticare il senso di appartenenza ad una nazione e la condivisione di un passato illustre dal quale ci vengono valori che abbiamo conquistato anche con il sangue di tanti patrioti.

La libertà e la democrazia, i valori in cui viviamo, non ci sono stati regalati, ma sono il lascito di chi ci ha preceduto e per essi ha lottato anche al costo del sacrificio della vita. Sembrano cose incredibili per tanti giovani che sono ormai abituati a dare tutto per scontato. Eppure dobbiamo fare in modo che ci sia una riscoperta del significato e del valore del concetto di Patria, come anche del senso profondo di valori come libertà e democrazia. Sono questi, valori compresi nel patrimonio dei diritti di tutti, ma anche nella consapevolezza che nessuno può esimersi dal compiere il proprio dovere di cittadino probo e rispettoso delle Leggi e dei diritti degli altri.

Stamattina alla manifestazione, per lodevole iniziativa di chi non so, c’era anche qualche bambino, ma dobbiamo fare di più. Dal prossimo anno, bisogna fare in modo che una scuola di Rende per volta, sia assicurata la partecipazione alla commemorazione, preceduta da lezioni in classe che spieghino il significato di Patria, Libertà e Democrazia. Ai giovani, sin da bambini bisogna farli partecipare a questo momento di commemorazione, perché non vengano dimenticati questi valori e perché imparino a comprendere il senso dell’appartenenza a un popolo che ha guidato per secoli e secoli l’umanità intera. Sotto ogni profilo.

Anche se ultimamente siamo un po’ in decadenza, perché il traino dell’umanità si sposta da oriente ad occidente facendo il giro del mondo. Adesso tocca di nuovo alla Cina.  Adesso il primo giro sta per chiudersi, infatti quest’ultima sta per riprendersi il testimone che millenni fa era partito dalle loro parti. Ma il giro ricomincia e i nostri discendenti dovranno prepararsi, perché quando arriverà di nuovo il loro turno, dovranno essere pronti a farsi carico ancora del traino dell’umanità.

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A cura di Giuseppe Giraldi
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