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A cura di Giuseppe Giraldi

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I RENDESI SONO CITTADINI EVOLUTI

Posted On Giovedì, 19 Settembre 2019 08:19

Della riunione del Consiglio Comunale di ieri sera, ne ho fatto la grafocronaca, piuttosto asettica e distaccata. 

Ora voglio esprimere qualche opinione per come si è svolto e per come io ho visto i lavori dell’assise cittadina di ieri sera.

Per prima cosa vorrei commentare l’approvazione del documento con il quale il consiglio comunale ha tributato solidarietà ai precari della sanità. Non entro nello specifico del documento approvato all’unanimità del Consiglio, però, a priori, vorrei fare una considerazione. Se queste persone sono precari, dopo svariati anni che prestano servizio, vuol dire che nelle procedure di accesso al loro posto di lavoro non sono state seguite le procedure previste dalla legge per l’assunzione nel pubblico impiego.

Mi fermo qui e dico solo questo, perché capisco il dramma dei tanti, per lo più padri e madri di famiglia, che si vedono ad un passo dal perdere la fonte del loro sostentamento. Però il mio pensiero va anche ai tanti che nel corso della loro vita non hanno avuto percorsi facilitati e quindi non hanno avuto la possibilità di accedere ad un lavoro senza dover passare sotto le forche caudine di un concorso pubblico per titoli ed esami.

Queste persone che, non avendo Santi in Paradiso, oggi probabilmente si domandano perché oltre ad essere stati messi da parte un tempo, ancora la società civile continua a proteggere coloro che sono stati dei privilegiati, piuttosto che preoccuparsi di chi invece deve ancora barcamenarsi alla meno peggio e vivere di espedienti.

Ma la vita è fatta così, viviamo un po’ tutti momenti in cui siamo al centro delle attenzioni e momenti in cui nessuno si cura di noi. A volte accade quel che non vorremmo accadesse e poi non accade quel che magari desideriamo, perciò bisogna saper accettare quel che viene, senza mai rinunciare al sorriso, perché compiangersi non serve a nulla e non aiuta ad essere indulgenti verso chi ci ha fatto torto. Adesso è stato il momento dei precari della sanità, poi sarà il momento dei precari della scuola o di qualche altro settore, ed è giusto così, però non dimentichiamo mai chi sta peggio.

Chiarito questo aspetto, voglio esprimere il mio più sincero apprezzamento per come si sono svolti i lavori del consiglio ieri. Come dicevo, già qualche mese fa appena vista la composizione del consiglio, rimango dell’opinione che questa sarà una delle consiliature in cui maggiormente il peso del Consiglio Comunale si farà sentire. La presenza di un sindaco come Marcello Manna, che guida con sicurezza la sua amministrazione verso obiettivi ambiziosi per fare di Rende la città del futuro, una città in cui sempre più la modernità sia il punto di distinzione rispetto al resto della Calabria e la contestuale presenza di altri candidati sindaco non eletti come l’on.le Sandro Principe, (già Sindaco di Rende negli anni ‘80 e poi anche negli anni 2000, ex parlamentare nazionale e sottosegretario, poi ex consigliere e assessore regionale), l’on.le Mimmo Talarico, (anche lui ex consigliere regionale ed ex consigliere ex assessore comunale), così come anche la presenza di Massimiliano De Rose, bravo avvocato capace e competente, garantiscono all’interno del Consiglio una grande esperienza e comprovate capacità amministrative che, sicuramente, saranno a beneficio dei lavori dell’assise ma anche dell’interesse dei cittadini...e mi fermò ai candidati sindaco, perché altrimenti dovrei citarne molti altri, in quanto rilevo la presenza di persone di spicco nella società e nelle loro professioni, che potranno portare in quest’assise, ognuno per le proprie competenze, un valido contributo.

Questo consiglio può essere una palestra di confronto dialettico tra idee politiche e la città non potrà che trarne beneficio. Ovviamente ogni assemblea elettiva è il riflesso della società che la esprime e Rende non fa eccezione. Al riguardo cito una considerazione del compianto Camilleri, recentemente scomparso, il quale sosteneva che “sulla base di uno studio molto serio di circa due anni fa, in Italia ci sono due milioni di analfabeti totali, tredici milioni di semi-analfabeti, cioè gente che sa fare la propria firma ma non capisce ciò che legge, ed altri tredici milioni di analfabeti di ritorno, ossia quelli che hanno perso l’uso della scrittura e della lettura.” (Fin qui lo studio cui si riferiva). Poi sosteneva poi che “se facciamo la somma (2+13+13=28) ne deduciamo che metà degli italiani sono analfabeti, e che la frequentazione dei social consente a tutti e dunque anche a loro, di scrivere quel che vogliono.”

Io aggiungo, ANCHE LORO VOTANO e quindi è evidente che anche costoro sono rappresentati nelle istituzioni. E questo spiega tante cose e tante persone ai vertici dello Stato come Salvini, Di Maio e molti altri..

Tornando a noi, l’ottimo livello del Consiglio Comunale di Rende, testimonia del fatto che quella rendese è una società evoluta, nella quale gli effetti della presenza, su questo territorio, di una delle migliori Università d’Italia, si fanno sentire.

Ieri sera è stato un banco di prova efficacissimo, perché proprio nella riunione del Consiglio Comunale, si è visto prevalere questo spirito e si è riusciti a dialogare su argomenti delicati afferenti all’urbanistica, come la viabilità e come il regolamento sull’abusivismo edilizio, quest’ultimo approvato all’unanimità. Ma anche sugli altri punti all’ordine del giorno la maggioranza ha dialogato con la minoranza, ottenendone l’astensione, che è un chiaro segno di disponibilità e di valutazione non negativa dell’operato, non condiviso, dell’amministrazione Manna.

Se si andrà avanti in questo modo e per il bene di tutti, la Città potrà salire sempre più.

Giuseppe Giraldi

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