La lotta al denaro contante, tesa ad arginare l’evasione fiscale, continua: dopo il provvedimento del Governo che impone segnalazioni da parte delle banche all’Agenzia delle Entrate per prelievi bancomat superiori a 10mila euro mensili è, addirittura, Confindustria a proporre di tassare i prelievi bancomat.
La proposta mira a colpire i prelievi al bancomat di importo superiore ai 1.500 euro mensili per i quali verrebbe applicata una commissione del 2%; la medesima percentuale è da riconoscere a chi paga con mezzi tracciabili mediante un credito d’imposta.
Purtuttavia, la misura non colpirebbe che il 25% dei titolari di conti correnti poiché il restante 75%, secondo i dati, effettuerebbe prelievi di denaro contante per importi inferiori ai 1.500 euro.
La proposta in commento, che ha scatenato dure critiche specie da Confesercenti, verosimilmente sarà legge nel 2020, con entrate garantite per l’Erario stimate attorno ai 3,4 miliardi di euro.
In conclusione, dato che si pensa di tassare l’uso del denaro dei contribuente su cui già sono state applicate e versate le imposte, i più spiritosi sul web consigliano l’acquisto di materassi e mattoni piuttosto che l’apertura di nuovi conti correnti.
Luigi Salvatore Falco
Avvocato
Master in DIRITTO TRIBUTARIO
Dottore di Ricerca in FORMAZIONE DELLA PERSONA E MERCATO DEL LAVORO