Per offrire informazioni e servizi, questo portale utilizza cookie tecnici, analitici e di terze parti. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su qualunque altro link nella pagina o, comunque, proseguendo nella navigazione del portale si acconsente all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli consultare l'informativa sulla Privacy

Search

A cura di Giuseppe Giraldi

Vuoi scrivermi? Invia una mail all'indirizzo: info@arinthanews.eu

RENDESI IN PELLEGRINAGGIO AL VATICANO

Posted On Sabato, 07 Settembre 2019 17:38

Sono stato tante volte a Roma, ma mai avevo avuto occasione di poter andare ad ammirare la Cappella Sistina senza dover stare in coda per ore.

 La Cappella testimonia visivamente il grande fascino del potere della bellezza che il Vaticano esercita da tempo immemore. La grandezza del potere della Chiesa vi si ammira in tutto il suo splendore e magnificenza. 

Nel Giudizio Universale dipinto da Michelangelo il credente rinnova e rafforza la sua fede. Questo è stato per secoli il carisma della fede che dava agli uomini l’ardire di compiere imprese altrimenti impensabili.

Per colmare questa mia lacuna, non aver ancora visto prima d’ora la Cappella Sistina, mi sono aggregato ad una comitiva di amici del centro storico di Rende, guidata dal parroco Don Domenico Sturino, dal presidente dell’associazione Aria Nuova Valdo Vercillo, e da Ruggero Ciancio e sua sorella Vincenzina, encomiabile per la sua assistenza verso noi Pellegrini, anche con pezzi di torta al cioccolato che hanno addolcito un viaggio notturno in pullman, tra un riposino e l’altro, chiacchierando del più e del meno . È così al mattino siamo arrivati a Roma.

Siamo giunti alle otto, giusto in tempo per un cappuccino e una brioche, mitici “buongiorno” romani per fare una buona colazione.

Grazie al nostro parroco abbiamo fruito di una priorità riservata ai pellegrini per l’accesso ai musei vaticani e alla Cappella Sistina. Perciò alle 10:15 in punto ci presentiamo ai cancelli di accesso. Emozione fortissima, per entrare in quelli che sono i luoghi della Cristianità più visitati del mondo.

Dopo le procedure di rito si devono attraversare numerose stanze e grandi corridoi dei Musei Vaticani, dove sono custodite innumerevoli opere d’arte e pregevoli manufatti che testimoniano le culture che i vari continenti hanno espresso nel corso dei secoli. E passando in mezzo a tanta bellezza e tanta rappresentazione di usi e costumi, visti prima di oggi solo al British Museum, ci si sente piccoli allo stesso modo di come l’anima di ognuno si intimidisce di fronte alla maestosa forza e bellezza dell’arte e dell’ingegno dei nostri predecessori su questa terra. Però si diventa anche consapevoli di quanto sangue debbono essere costati tanti tesori e di quanto sudore e fatica umana ci sono volute per realizzare la magnificenza dei palazzi del Vaticano e la maestosità della cupola di San Pietro.

Si capisce che sei arrivato alla Cappella Sistina quando dal corridoio che vi conduce vedi, nel vano della porta d’accesso, tantissime persone con la faccia all’insù e la bocca aperta…

Sono entrato in un grande salone, passando a lato dell’altare posto innanzi al Giudizio Universale, ma non mi sono girato fino a che non sono arrivato a metà del salone e né ho alzato gli occhi al soffitto. Ho camminato tenendo gli occhi bassi e poi di colpo mi sono girato e ho alzato gli occhi al cielo... sapevo cosa avrei visto, ma non ho potuto fare a meno di aprire anch’io la bocca in una sola parola: MERAVIGLIOSA!

Sono rimasto così, senza fiato e senza respirare, preda della bellezza dei colori, della perfezione delle proporzioni e della prospettiva che non ti fa vedere soluzione di continuità tra la parete del Giudizio Universale e il soffitto, dove in posizione centrale campeggia la più nota raffigurazione al mondo del momento in cui il Creatore infonde l’anima nel corpo di Adamo toccandone un dito.

Ho steso anch’io la mia mano verso il cielo, sentendomi come tutti gli uomini che vi sono passati sotto e come me si sono immedesimati nel primo uomo. Sensazione unica e bellissima che solo qui si può provare.

Usciamo. Fuori ci accoglie una pioggerella rinfrescante che bagna il viso e riporta al presente, dopo questo splendido viaggio nei fasti di un passato vissuto da uomini e donne che oggi noi ricordiamo come antenati dai quali abbiamo ereditato le nostre vite.

Giuseppe Giraldi

Powered by Calce


A cura di Giuseppe Giraldi
Copyright 2019 - Tutti i diritti riservati
Codice Fiscale: GRLGPP52C03H235L

L'autore del sito non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo