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A cura di Giuseppe Giraldi

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POLITICA SPIAGGIATA

Posted On Lunedì, 26 Agosto 2019 14:17

La spiaggia è un po’ come un treno, solo che per considerarla tale, bisogna muoversi.

La spiaggia è ferma, però se si cammina, quindi a movimento invertito, la spiaggia diventa come un treno dove gli scompartimenti sono gli ombrelloni. Facendo quattro passi si ha modo di visitarli tutti e, a differenza del treno, non c’è bisogno di aprire la portiera dello scompartimento per vedere chi c’è dentro e che succede.

Così, ogni curiosità trova risposte, perché sulla spiaggia si è quasi nudi e i difetti esteriori sono visibili ed evidenti, così come i pregi. Se si ha la costanza e la pazienza di ascoltare le conversazioni che si tengono sotto gli ombrelloni, si può anche aver idea di quel che la gente pensa, dei loro progetti, delle loro paure e anche dei loro desideri. Sulla spiaggia/treno, le dominatrici assolute sono le donne.

Sono loro che, sotto l’ombrellone/scompartimento, animano le conversazioni, hanno l’eloquio più facile, la chiacchiera sciolta e fluente pronta alla critica ma anche agli apprezzamenti. Oggi sono capitato in uno scompartimento/ombrellone, tra altri due molto diversi uno dall’altro. In quello di sinistra quattro persone adulte che si godono la spiaggia e il mare concentrati sulle loro conversazioni a bassa voce, i due uomini per conto loro e le donne altrettanto. A destra un aggregato di numerose e rumorose persone, che hanno piazzato sulla spiaggia/treno quattro ombrelloni parzialmente sovrapposti uno all’altro e danno più l’idea di una tribù che di una famiglia.

A sinistra i due uomini parlano tra loro pacatamente e di tanto in tanto interrompono con lunghe pause di riflessione, un ragionamento su chi dovrebbe, secondo loro, essere eletto alla carica di presidente della regione Calabria. Ascolto con interesse le loro parole, non per curiosità, ma perché non ne posso fare a meno, tra gli ombrelloni non ci sono pareti. I due discutono sull’opportunità o meno che il presidente uscente, Mario Oliverio, si ricandidi per tornare a ricoprire la carica che ha ricoperto nei passati cinque anni. Tiene banco la presa di posizione del PD Nazionale e anche dei dirigenti locali che vorrebbero evitare una ricandidatura del Presidente uscente. Uno dei due ricorda all’altro che il responsabile per il Sud del partito ha sostenuto la necessità di evitare frammentazioni e per questo le primarie non si possono fare in quanto Oliverio è isolato, ma non esprime giudizi sull’operato del Governo regionale negli ultimi cinque anni. Viene citato anche il fatto che i dirigenti locali contrari ad Oliverio bocciano seccamente l’operato di quest’ultimo e della sua Giunta regionale, riconoscendogli solo di essere stato attivo in occasione di qualche sagra di paese.

  A questo punto, uno dei due, forse perché esasperato dagli argomenti portati dall’altro, alza un po’ la voce e si capisce nettamente quel che dice: “ma come, perché disconoscono risultati che sono sotto gli occhi di tutti? guarda questo mare, fino a due anni fa e anche fino all’anno scorso, faceva schifo, c’era sempre una striscia marrone a pochi metri dalla riva, ma adesso è pulito, è davvero il mare da bere che Oliverio vantava e che anche un suo detrattore se ne è bevuto un bicchiere per dimostrare quanto è pulito. Allora quest’uomo avrà pure qualche merito. Un amministratore si giudica dai risultati che consegue, non dalle chiacchiere di questi che lo vogliono far fuori per sostituirlo con qualche amico loro. E poi che c’è di male ad andare alle sagre? si incontra la gente, si incontra il popolo genuino e si ascolta la sua voce.  Insomma, chi non vuole le primarie, teme che il Presidente uscente possa avere un plebiscito e per questo dicono solo: alzatevi voi che ci dobbiamo sedere noi! Alla faccia della democrazia!”

L’altro amico si fa una risatina  e gli dà ragione esortandolo a stare calmo e poi riprendono a parlare fitto fitto e sottovoce.

Allora rivolgo la mia attenzione alla rumorosa tribù che sta sotto l’agglomerato di ombrelloni alla mia destra. Parlano tutti insieme e si riesce a cogliere solo qualche parola ogni tanto tipo: …Occhiuto è stato bravo a Cosenza… Anche Abramo è stato bravo a Ca… Wanda è una super donna… vedrete la Lega… Salvini è un p..zo di …  Misaggi è amico di berlu… ma pinuzzo che fa… dev’essere di Cosenza… u miegliu è Maruzzu…

Insomma non sono riuscito a capire quasi niente, ma in questi casi non importa; la spiaggia ha altri scompartimenti, pardon ombrelloni. Domani il treno riparte e speriamo che anche in Calabria arrivi l’alta velocità. Non per me, perché io preferisco non correre, ma alla Calabria serve.

Giuseppe Giraldi

Spiaggia di Torremezzo 26 agosto 2019 ore 11:00

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