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A cura di Giuseppe Giraldi

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CAMPI DA TENNIS DI COMMENDA: il Consiglio di Stato accoglie la richiesta cautelare del Comune

Posted On Lunedì, 12 Agosto 2019 17:35

Gioco a tennis da dilettante, che più dilettante non si può, ma che ama questo sport perché è uno dei pochi che ci si può permettere di giocare anche oltre 80 anni e mi auguro, quindi, di giocare per altri venti anni.

Giocavo da giovane sui campi da tennis di Commenda quando avevo 20 anni e poi ho ripreso a giocare quando sono andato in pensione sempre sugli stessi campi, dopo 35 anni di inattività, perché non riuscivo a conciliare sport, lavoro, famiglia. L’anno scorso è scaduta la concessione dei Campi al Tennis Club Rende e da allora è iniziata una vicenda giudiziaria nella quale non sono voluto e non voglio entrare nel merito proprio perché è tuttora in corso un procedimento al Consiglio di Stato.

Con riferimento a quest’ultimo, oggi è arrivata una nota degli avvocati del Comune di Rende, con la quale si dà notizia dell’accoglimento della richiesta cautelare connessa all’appello avverso la sentenza che aveva annullato la procedura di gara per l’affidamento, in finanza di progetto, della progettazione definitiva, progettazione esecutiva, riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo sito in Commenda di Rende.

In parole povere quando viene accolta la richiesta cautelare, di solito, nella sentenza definitiva, si dà ragione al richiedente. Il 19 settembre 2019 sapremo tutto e speriamo che sia una sentenza che faccia definitivamente il bene di una struttura che può diventare una delle migliori di tutto il meridione.

Per intanto ecco la nota degli avvocati del Comune di Rende.

NOTA STAMPA DEL 12 AGOSTO 2019

Il Consiglio di Stato, con Decreto n. 461/2019 del 12 agosto 2019 (Sezione Quinta, Consigliere Delegato Elena Quadri), ha accolto, inaudita et altera parte, la richiesta di sospensione dell’efficacia esecutiva della sentenza pronunciata dal TAR Calabria n. 1468/2019 del 26.07.2019 con la quale, il TAR calabrese, aveva annullato la procedura, bandita dal Comune di Rende, per l’affidamento, in finanza di progetto, della progettazione definitiva, progettazione esecutiva, riqualificazione e gestione dell’impianto sportivo sito in Commenda di Rende.

Il Consiglio di Stato, accogliendo – ancorché in fase di sommaria delibazione – le tesi difensive proposte dagli avv.ti Valerio Zicaro e Paolo Florio, in rappresentanza del Comune di Rende, ha ritenuto la sussistenza “dell’estrema gravità e urgenza tali da non consentire neppure la dilazione della trattazione cautelare fino alla camera di consiglio”, accogliendo la richiesta di sospensione dell’efficacia della sentenza ed ha fissato “per la discussione, la camera di consiglio del 19 settembre 2019”.

La vicenda è nota e riguarda l’importante area sportiva di rilevanti dimensioni (circa 33.000 mq), adibita ad impianti sportivi (6 campi da tennis in terra rossa, 1 campo sintetico, 1 campo di minibasket, 1 campo di calcetto ed una piccola palestra attrezzata), che si trova nel pieno centro del Comune di Rende.

L’Amministrazione comunale aveva bandito una procedura aperta volta all’affidamento, in concessione, in finanza di progetto, dell’area anzidetta.

Il precedente gestore, A.S.D. Tennis Club di Rende, dell’impianto – peraltro moroso – aveva impugnato il ridetto bando ritenendolo illegittimo. Il TAR Calabria, dapprima, aveva accolto la richiesta cautelare proposta dall’Associazione sportiva con ordinanza cautelare; l’Amministrazione comunale aveva, quindi, impugnato detta ordinanza ottenendone la riforma, in sede cautelare, da parte del Consiglio di Stato.

Tuttavia, all’esito del giudizio di merito, il TAR Calabria aveva confermato la propria decisione resa in sede cautelare e, in accoglimento del ricorso proposto dall’Associazione sportiva, aveva annullato la procedura.

Il Comune di Rende ha proposto appello avverso la sentenza denunciando numerosi profili di illegittimità e, contestualmente, ne ha richiesto la sospensione cautelare dell’efficacia lamentando ed allegando un pregiudizio grave e irreparabile.

Il Consiglio di Stato, quindi, con il decreto n. 461/2019 del 12 agosto 2019, ha condiviso la sussistenza dei presupposti di gravità ed irreparabilità, oltreché di sommaria fondatezza delle ragioni rappresentate dagli avv.ti Zicaro e Florio, ed ha, dunque, accolto la richiesta cautelare.

AVV. VALERIO ZICARO

AVV. PAOLO FLORIO

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