Per offrire informazioni e servizi, questo portale utilizza cookie tecnici, analitici e di terze parti. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su qualunque altro link nella pagina o, comunque, proseguendo nella navigazione del portale si acconsente all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui cookie e su come eventualmente disabilitarli consultare l'informativa sulla Privacy

Search

A cura di Giuseppe Giraldi

Vuoi scrivermi? Invia una mail all'indirizzo: info@arinthanews.eu

SANREMO IN CALABRIA E IL CONTRATTO DI FIUME

Posted On Venerdì, 02 Agosto 2019 11:58

È un po’ come il festival di Sanremo, dove la canzone che vince raramente arriva al successo, perché la giuria non è mai rappresentativa della platea dei fruitori della musica.

Questa frase mi riecheggia nella mente… a volte, una frase sentita per caso ti resta conficcata nel cervello come un chiodo in una tavola dura. Forse ritorna. 

Intanto, ho partecipato alla serata conclusiva del Rende book festival.

È stata una bella serata, climaticamente molto gradevole, ma per gli avvenimenti in programma, avrebbe meritato una cornice di pubblico più folta.

Sì è partiti con una conversazione a tre voci sul libro dei CONTRATTI DI FIUME, alla quale hanno partecipato il presidente di CORE Arch. Armando Rossi, l’avvocato Paola Rizzuto e l’ingegnere Celebre della regione Calabria. Introducendo l’argomento del Contratto di fiume Crati, Rossi ha sostenuto che la valorizzazione di un centro storico può avvenire anche interagendo con l’ambiente circostante. E quindi anche con i fiumi che attraversano il territorio. Secondo Rossi il fiume è un fluido che trasporta conoscenza, mezzi, materiali e uomini. Tutte le grandi città sono nate intorno ai fiumi e il contratto di fiume va inteso come strumento di valorizzazione del territorio.

La parola a Paola Rizzuto.

I contratti di fiume hanno avuto riconoscimento giuridico. Fiume da pensare come una risorsa della quale, purtroppo, si parla di più solo in situazioni emergenziali. Bisogna pensare all’ambiente con approccio positivo. Le società si sono strutturate sui fiumi: le comunità ne devono essere protagoniste nella quotidianità.

Questo strumento mette a confronto le istituzioni e le comunità.

Hanno aderito 78 soggetti di cui la metà sono enti locali.

Il contratto prevede una programmazione strategica negoziata, che passi attraverso una strategia di lungo periodo, raccogliendo le istanze che provengono dal basso.

L’Ing. Pasquale Celebre relaziona sullo stato di recepimento dell’iniziativa da parte della Regione.

Insomma si tratta di uno strumento per intervenire sul territorio ma che ancora non è dotato delle necessarie fonti di finanziamento.

Si auspica che questo avvenga quanto prima, ma qualche domanda resta nell’aria: c’è ne è proprio bisogno di un’altra modalità di spesa dei soldi pubblici? Queste stesse funzioni, non sono già svolte da altri enti?

Beh! Anche in questo campo ci sono le mode! Ora è il momento del contratto (a partire da quello di governo!).

La bella chiacchierata a più voci su questo interessante argomento termina per necessità di scaletta della serata, perché è l’ora di procedere alla premiazione dei libri arrivati in concorso.

La giuria ci dicono che è composta da persone che nemmeno si conoscono tra loro. Hanno valutato separatamente e poi il CO.RE. ha riassunto le schede e tirato le somme. Per carità, i membri della giuria tutti luminari, ma l’argomento del libro premiato con il primo posto, a mio modesto parere, è un po’ datato.

Infatti, per la sezione Narrativa, vince il triller noir-fantasy “Possessione” di Roberta Melli edito da Leone Editore di Brescia, nel quale ritorna l’argomento, assai sfruttato, del trito e ritrito paranormale.

Ma che possiamo farci? SECONDO ME, ci sono stati libri in concorso che, per i temi trattati e per come sono scritti e strutturati, avrebbero meritato più attenzione! È un po’ come il festival di Sanremo, dove la canzone che vince raramente arriva al successo, perché la giuria non è mai rappresentativa della platea degli acquirenti dei dischi.

Beh, spero tanto che Rende diventi altrettanto famosa come Sanremo, vuol dire che ce ne faremo una ragione se il libro che ha vinto qui non scalerà la notorietà del successo, purché il nostro antico e amato borgo possa spiccare il volo verso una notorietà nazionale e internazionale meritatissima, che può portare qui tanti visitatori e con essi il benessere ai nostri concittadini.

Giuseppe Giraldi 

Powered by Calce


A cura di Giuseppe Giraldi
Copyright 2019 - Tutti i diritti riservati
Codice Fiscale: GRLGPP52C03H235L

L'autore del sito non è responsabile dei siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo