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A cura di Giuseppe Giraldi

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La Prima al “RENDE BOOK FESTIVAL”

Posted On Martedì, 30 Luglio 2019 09:12

C’era tanta gente ieri sera a Rende Paese per la prima delle tre serate organizzate dal CORE per il RENDE BOOK FESTIVAL, una bella occasione, una splendida vetrina, per tanti/e autori/autrici che hanno portato in questa magnifica cornice i loro lavori.

 Ovviamente non sarà possibile seguire tutte le iniziative previste per stasera, perciò dopo un giretto tra gli stand del festival decido che è necessario fare delle scelte. Allora incomincio alle 18,30 andando alla presentazione del libro “Le commedie di Ruggero Ciancio” presso la sala dell’associazione culturale ARIA NUOVA in piazza degli Eroi, presenti, oltre all’autore, il presidente Valdo Vercillo, l’assessora Marta Petrusewicz e il presidente di CO.RE., Armando Rossi.

Apre la presentazione il Presidente Di Aria Nuova, Valdo Vercillo, che si sofferma sull’importanza del volume al fine di una diffusione della commedia dialettale rendese e passa poi la parola all’assessora alla cultura.

Marta Petrusewicz, tributa un meritato elogio all’opera di Ruggero Ciancio come storico e come cultore della lingua dialettale e per aver svolto e pubblicato lavori afferenti alla rappresentazione teatrale, ma anche alla poesia.

Il Presidente di CO.RE.  manifesta la sua profonda stima per Ruggero Ciancio e per i suoi libri che forniscono uno spaccato della vita del borgo, ma in particolare  LE COMMEDIE DI RUGGERO CIANCIO è un libro che  si può definire fiore all’occhiello del Festival. Sottolinea, poi, il fatto che l’edizione 2019 del Rende Book Festival, ha intitolato la rassegna alla memoria di un illustre cittadino rendese, Vincenzo Ziccarelli: scrittore, narratore, saggista, politico e soprattutto drammaturgo fra i più autorevoli che la storia della nostra terra abbia avuto.

Prende poi la parola l’autore Ruggero Ciancio che ringrazia tutti i presenti e annuncia di avere pronto per le stampe un altro libro al quale ha lavorato per ben 21 anni insieme alla sua compianta moglie Mirella; si tratta del vocabolario Italiano-Rendese che spera che sia arrivato il momento di poterlo pubblicare.

A questo punto passa ad una illustrazione dei contenuti del libro molto seguita dai presenti che mostrano un sincero interesse per la narrazione dei contenuti e delle modalità di stesura delle commedie prodotte in questi anni e sempre scritte a quattro mani, di volta in volta con la partecipazione di persone con le quali Ruggero si è trovato in sintonia. E che si sia trattato di commedie di successo lo dimostrano le tante messe in scena dappertutto in Calabria per tantissime volte.

Auguro buon lavoro per i suoi impegni futuri a Ruggero e decido di spostarmi alla sala del museo civico, dove sono in programma due eventi, uno alle 18,30 e l’altro alle 20,30.

Mi porto alla presentazione del libro UNA VITA ALTRA di Gabriella Greco presentato dall’autrice insieme a Melissa Cosenza e con la partecipazione di una bambina, Elena Consolini, che legge, in modo impeccabile e con tanta simpatia, un brano tratto dal volume in questione.

Il libro è ambientato a Imperia, una città di mare, perché il mare ha un ruolo importante nella vita dell’autrice e quindi anche nel libro, dove le protagoniste sono due donne nelle quali Gabriella Greco ha trasfuso in poco tempo, pagina dopo pagina, la voce del suo cuore. Emozioni, valori e sentimenti. Nelle due protagoniste Gabriella si è messa a nudo messa con i suoi pregi e i suoi difetti. Ne è venuta fuori un’opera pregevole, dove la leggiadria del testo si fonde con una narrazione sempre gradevole e avvincente. Complimenti all’autrice anche per il suo coraggio nel rispondere con grande franchezza e sincerità ad una mia domanda per sapere se il testo fosse più rappresentativo dei suoi pregi o dei suoi difetti; Gabriella risponde senza tentennamenti che sono senz’altro più influenti sulla narrazione i suoi difetti, perché sono questi che maggiormente ci fanno riflettere sull’opportunità di migliorarci.

Alle 20.30, sempre al museo civico, presentazione del libro LE MINE VAGANTI - La vita va avanti e poi torna indietro – VOLUME I di Lisa Ficara.

Antonio Sergi e Manuela Magnelli danno una loro testimonianza su Lisa e sul suo modo di scrivere.

In particolare Manuela Magnelli, parlando da lettrice del libro di Lisa, parla del fatto che l’autrice si definisce macchina scrivente e già questo implica una condizione di irrefrenabile impulso alla scrittura, per comunicare un pensiero in un tempo senza limiti.

Lisa Ficara cerca di esprimere il punto di vista del lettore e con schiettezza racconta il suo rapporto con le parole che possono essere pesanti, possono essere pericolose come bombe, come mine vaganti, perché possono far male e ferire ed è per questo che bisogna pesarle e maneggiarle con cura.

Lisa dice che il suo libro non è una storia e nemmeno un romanzo. Ma una scrittura di pensieri che costituisce un percorso mentale per capirsi e, dico io, per aiutare noi lettori a capire non solo lei ma anche noi stessi.

Lisa prende appunti per non lasciar fuggire il pensiero, per fissarlo e poi rielaborarlo, giocando anche con le parole, spezzandole, abbinandole, a volte trasformandole da parole pesanti come macigni a parole leggere come palloncini che salgono al cielo.

Si capisce subito che a Lisa piace scrivere, si capisce che non può farne a meno, ma se gli si domanda se il suo libro è autobiografico la risposta è incerta: lo è e non lo è. A questo punto siamo noi che per scoprirlo dobbiamo leggerlo, maneggiandolo con attenzione, perché senza quest’ultima le mine possono anche scoppiare.

La serata si è conclusa in Piazza degli Eroi ascoltando il concerto Jazz Standard and Originals.

Giuseppe Giraldi

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