Scurati aveva già partecipato alle edizioni del 2009 e del 2014 dove era arrivato sempre secondo. Stavolta a presentarlo c'era Francesco Piccolo, suo rivale cinque anni fa. Un successo senza precedenti: ben 101 voti in più della seconda classificata. Che è Benedetta Cibrario con 'Il rumore del mondo' (Mondadori) con 127 voti, terzo Marco Missiroli con 'Fedeltà' (Einaudi) che ha avuto 91 voti; Claudia Durastanti è quarta con 'La stranierà (La Nave di Teseo) che ha raccolto 63 voti e Nadia Terranova arriva quinta con 'Addio Fantasmi' (Einaudi Stile Libero) e 47 voti.
La cerimonia si è svolta al Ninfeo di Villa Giulia a Roma, i votanti sono stati 556 su 660. Il libro di Scurati è il primo di una trilogia: il suo risultato e il secondo posto della Cibrario, con un testo dedicato al Risorgimento, segnano la stagione del grande ritorno del romanzo storico italiano. Come aveva spiegato lo scrittore a "Repubblica", è necessario un nuovo impegno civile: "Era ora di riscrivere questa storia da dentro. Perché il lettore diventasse antifascista alla fine e non all'inizio della lettura".
Dopo la vittoria, per Scurati è stato il tempo delle dediche: "Dedico la vittoria ai nostri nonni e ai nostri padri che furono prima sedotti e poi oppressi dal fascismo e soprattutto a quelli che poi fra loro trovarono il coraggio di combatterlo. Vorrei dedicare il Premio anche ai nostri figli con l'auspicio che non debbano tornare a vivere quello che abbiamo vissuto 100 anni fa. Una dedica speciale a mia figlia Lucia".